Il Grillo nazionale prima delle elezioni, per inneggiare anzi tempo alla vittoria, aveva scomodato addirittura Enrico Berlinguer e il suo famoso discorso sulla “questione morale”.
Dopo le elezioni, per giustificare senza farlo la sconfitta, evoca niente meno che Fabrizio De André e la sua “Canzone Di Maggio”.
Perché affidarsi semplicisticamente a citazioni alte e altre invece di riflettere sulla dispersione di un notevole potenziale elettorale?
Perché continuare a collezionare figurine, pensando così di evitare figuracce?