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Posts Tagged ‘Grecia’

“Quella voce ci affascinò come un sortilegio, un prodigio che non si poteva definire in alcun modo, la si poteva soltanto ascoltare come prigionieri di un incantesimo, di un turbamento mai esplorato prima. Ma non si può rendere appieno la tempesta di emozioni che suscitava in chi l’ascoltava per la prima volta. Perché Maria è un regalo di Dio che non si può definire nel tempo: Maria c’è sempre stata e ci sarà per sempre.”

Franco Zeffirelli, regista, su Maria Callas, scomparsa il 16 settembre 1977.

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rifugiati papa 6

Papa Francesco, al ritorno dal suo viaggio/conforto all’isola di Lesbo, ha condotto con sé alcuni migranti. Come li ha scelti? Già, in quale modo è avvenuta la sua “scelta”?

Perché, purtroppo, è dell’umano, anche se Altissimo, essere costretto a scegliere. Quale criterio adottare? Ulteriore snodo che si scioglie, anche per il Papa, solo col sorteggio. Metodo democratico, certo, ma riconducile pur sempre al gioco, alla sorte. Quindi la “scelta” papale è avvenuta attraverso il caso.

E se invece fosse Dio a giocare a dadi, in posta i Suoi umani?

Che però si domandano, ci domandiamo, “Perché?“.

Ps: nel frattempo, purtroppo e ancora, un altro naufragio di più di 400 migranti in questo “mare nostrum” ormai straziato.

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Disegno di Sherazade, 8 anni

Disegno di Sherazade, 8 anni

Sempre più convinta che nel nome stia la rosa…

Campo rifugiati di Idomeni, ai confini della Grecia. Scandalo al sole per l’umanità tutta.

Una bambina di otto anni, dal nome destinico di Sherazade, racconta le sue storie, ovvero quanto ha visto nel suo viaggio dalla Siria e quanto vede al campo, con il suo album-reportage.

Disegni colorati e incisivi. Di bambina “grande”. E non solo nel senso di adulta.

Ps: complimenti al gruppo di “Gazebo” – Rai3 che continua, con le sue inchieste giornalistiche, a far parlare luoghi e persone. Soprattutto con immagini, spesso inaspettate.

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europa1

C’è chi rischia di uscire. E chi si ostina a fare il buttafuori.

C’è chi è esentasse. E chi le paga anche per gli altri.

C’è chi prova a parlare. E chi impone il silenzio.

C’è chi salva, di necessità/pietà. E chi sommerge, di volontà.

C’è chi dice no, votando. E chi dice nein, vietando.

Ma l’Europa, tutti uguali nei diritti e doveri, quella unita nella nascita, esiste ancora?

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flegetonte

Giornate di caldo asfissiante, umido, tropicale. E non solo per il clima. La situazione greca apre scenari nuovi e imprevedibili. Proprio come la temperatura, mai così alta.

E se Flegetonte, fiume infernale, fosse metafora di quanto sta succedendo in Europa?

I potenti insistono a mettere a ferro e fuoco il pianeta. Togliendo il respiro a lui e ai suoi abitanti.

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Abbiamo vissuto un lunedì di segnali nuovi e non così prevedibili. Ma non facilmente decifrabili.

In Francia il vento è cambiato, e con Hollande la gauche torna all’Eliseo. In Grecia vincono gli estremisti e un governo si rende difficile.

Grillo e il suo movimento portano a casa più di cinque stelle, facendo boom. Altri partiti invece fanno flop.

Funzionano le personalità, più che il nuovo. Tosi si tiene stretta la sua Verona e Orlando sembra riprendersi ancora la sua Palermo.

Tutto appare frammentato, pur con una tendenza verso minor austerità e più crescita. E in cui la forbice ricchi/poveri sia meno ampia.

Purtroppo un altro forte segnale della giornata è stato l’attentato di Genova al manager Adinolfi con tecnica definita da Brigate Rosse. Qualcosa di vecchio travestito da nuovo? Ancora “gattopardi” a cambiare un Paese per mantenerlo sempre uguale?

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