
Non ho sbagliato titolo. Il neonato Governo Letta tenta uno sguardo sul futuro e noi italiani stiamo a guardare.
Ma c’è di più. Il nucleo forte, o meglio coeso, di questo governo è quello appartenente a “veDrò”.
“veDrò” è un think net nato nel 2005 per riflettere sulle declinazioni future dell’Italia, una rete di scambio di conoscenza formata da più di 4.000 persone, professori universitari, imprenditori (tra cui Paolo Merloni, Domenico Procacci, Gian Luca Rana, Luisa Todini), scienziati, liberi professionisti, politici, artisti (tra cui Enrico Bertolino, Massimo Ghini, Lillo, Enrico Lo Verso), giornalisti (tra cui Mario Calabresi, Giuseppe Cruciani, Curzio Maltese, Myrta Merlino, Gianluigi Paragone, David Parenzo, Antonello Piroso, Antonio Polito, Andrea Vianello), scrittori (tra cui Andrea Camilleri, Marco Malvaldi, Antonio Scurati), registi, esponenti dell’associazionismo, che si ritrovano ogni anno, a fine agosto, presso Centrale Fies -ambienti per la produzione di performing art, situata a Dro, da cui veDrò –, non lontano da Riva del Garda.
Sul sito di “veDrò” si legge che “i vedroidi, oltre che dal dato generazionale, sono accomunati dalla disponibilità ad apprendere costantemente, a mettersi in discussione, ad analizzare temi e fenomeni senza barriere ideologiche o tesi precostituite, secondo una chiave interpretativa lungimirante che vada oltre la contingenza dei dibattiti in corso“.
Tra i politici aderenti a “veDrò” si notano nomi bipartisan della nuova generazione, da Paola De Micheli a Giulia Bongiorno, da Matteo Renzi a Flavio Tosi, da Debora Serracchiani a Mara Carfagna, da Michele Emiliano a Laura Ravetto, solo per citarne alcuni.
Ma la sorpresa sta nel fatto che ben un terzo di questo governo presenta nomi “veDrò”: il Presidente del Consiglio Enrico Letta, il suo vice e ministro degli Interni Angelino Alfano, il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, e poi Maurizio Lupi (Infrastrutture e Trasporti), Nunzia De Girolamo (Politiche agricole), Andrea Orlando (Ambiente), Josefa Idem (Pari opportunità, Sport e Politiche giovanili).
Cosa significhi tutto ciò non lo so. Ma presto lo “veDrò”.
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