Ci risiamo.
La scorsa settimana un’esponente del “Movimento 5 Stelle”, la consigliera comunale di Bologna Federica Salsi, ha pensato di partecipare ad un dibattito televisivo e il giorno dopo si è scatenata l’ira di Grillo, Suo Capo Sempre e Dovunque. Non solo si è presa la reprimenda perché un “grillino” (termine ormai vietato nella neolingua del Movimento) non deve commettere atto impuro di parlare in televisione, ma essendo donna ha dovuto subire la gogna sessista del punto G, alias la Tv, che secondo il Capo fa impazzire e ululare peggio di un orgasmo a cinque stelle.
Possibile che l’amor per la battuta, da caserma in questo caso, elimini ogni possibilità di sereno e pacato confronto, pur con scontri ideologici anche accesi? O la commistione di piani, in questo caso comico e politico, è ormai tale che è difficile cogliere la differenza tra generi e palcoscenici?