In questi giorni ovunque ti volti vedi zucche. Risotti, fantasmi, dolcetti, scherzetti. E allora decido di tornare alla mia prima zucca, che è quella resa carrozza da una fata per Cenerentola. Rendendo possibile un sogno.
« “Sono la fata tua madrina e mi chiamo Smemorina. Non abbiamo molto tempo a disposizione. Penso che per prima cosa tu abbia bisogno di una zucca.” Cenerentola non capì il motivo, ma obbedì e raccolse una grossa zucca. La fata agitò la sua bacchetta magica verso di essa, e cantò: “Salagadula, mencica bula, bibbidi-bobbidi-bu….“. La zucca si alzò lentamente sul fusto, mentre i viticci arrotolandosi si trasformarono in ruote: in un attimo diventò una stupenda carrozza. »
Una festa per Cenerentola. Un’autentica Halloween ante litteram.