“Guardo il mare, anche quando non è.
Per lampi, con gli occhi tuoi che / di quel sale antico sapevano. / Per scaglie, con gli occhi forse miei / di quell’azzurro lontano lontano.
Setaccio acqua e luce per mappare / subliminali tracce di te… Ecco, / sei frammento, visione, presenza, / e dono, sogno, bagliore, essenza.
Poi sei nuovamente assenza…”
A papà Sergio