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Posts Tagged ‘espress451’

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Ai “viaggiatori” di espress451, auguri affettuosi di un Sereno Natale.

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Paesaggio Primaverile

Che sia primavera autentica di rinascita per tutti, con la speranza a rifiorire dentro ciascuno.

Qualche segnale è già apparso. Casuale che Bergoglio faccia rima con germoglio?

Ps: e intanto questo “treno” compie due anni di viaggio. Grazie a tutti quelli che lo abitano…

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Nel mio cuore questo è Natale: qualcuno che si fa “panchetta” per qualcun’altro che aiuta qualcun’altro ancora, in una catena affettuosa che scalda anche dove fa freddo. Permettendo così il “pieno” a qualcuno.

Auguri di Feste Serene a tutti i viaggiatori di espress451.

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Un visionario della letteratura Ray Bradbury. Geniale, predittivo, innovatore.

I lettori sono tutti un po’ più orfani da oggi. Pur consolandosi con le sue storie.

Questo “treno-blog” lo ringrazia per quel numero, “451”, che inventò per raccontare di un profondo amore verso i libri.

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A tutti i viaggiatori di “espress451” auguri affettuosi di una Serena Pasqua!

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Oggi è il primo giorno di primavera, nonché la giornata mondiale della poesia.

Ma oggi, 21 marzo, è anche il compleanno di “espress451”!

Grazie ai “viaggiatori” di questo “treno”, che continuano a scegliere questo mezzo per condividere le idee sul mondo del “macchinista”. Come spesso accade negli “scompartimenti” si fanno conoscenze, si sale e si scende, tra pendolari ci si ritrova, nascono anche amicizie di viaggio in cui reciproca stima e affettuosa compagnia si prendono a braccetto discutendo su quanto accade, passandosi tra una stazione e l’altra un libro, una ricetta, una parola. Avendo in comune una riflessione, un luogo, una pausa. Cioè, condividendo pietre di uno stesso cammino.

Finora “espress451” ha viaggiato ogni giorno, senza fermarsi, perché il suo “macchinista” voleva sperimentare la disciplina della scrittura giornaliera. Ora, dopo un anno, il “macchinista”, in ricerca continua, pensa alla necessità di un “treno” che faccia della “sosta in stazione” un momento di ulteriore indagine, senza affrettarsi nell’arrivo alla fermata successiva come da “orario su tabellone”. E forse certe “stazioni” meritano un pernottamento… Farlo coi “viaggiatori” di questo “treno” sarà per me una nuova sfida, insieme ad un antico piacere.

Che la primavera trasmetta a voi tutti la colorata leggerezza dei fiori di ciliegio, con quella delicata poesia che portano inscritto nella loro magica fioritura. Buon viaggio!

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Questo il report che WordPress mi ha inviato sull’attività del mio blog nel 2011.

Mi piace condividerlo con i passeggeri di espress451.

Grazie a tutti voi questo “treno” compie viaggi più emozionanti.

Signori, in carrozza! Si riparte…                                                                                                                                  

The WordPress.com stats helper monkeys prepared a 2011 annual report for this blog.

Here’s an excerpt:

The concert hall at the Syndey Opera House holds 2,700 people. This blog was viewed about 27.000 times in 2011. If it were a concert at Sydney Opera House, it would take about 10 sold-out performances for that many people to see it.

Click here to see the complete report.

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A tutti i viaggiatori di “espress451” auguri di Buone Feste!

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“ESpress 451” è un treno che viaggia attraverso le storie, per trasmetterle e condividerle. Come gli uomini-libro del bosco lungo la ferrovia in “Fahrenheit 451”. Nel romanzo (1953) di Ray Bradbury (reso magistralmente nel film di Francois Truffaut del 1966) il libro resta lo strumento di un mondo di profonda comunicazione tra le persone e di una rigenerante vita immaginaria. Ricordare i libri a memoria è il tentativo di farsi custodi dell’umana conoscenza.

Ma “ESpress 451” è anche la “stampa” (press), il giornale, di ES, che è sì la forma abbreviata del mio nome, ma pure l’istanza psichica dell’inconscio, ES, come fu coniata da Freud. Quindi le parole di questo blog sono i passi di un viaggio in quelle aree di pensiero da tutti noi sempre meno esplorate. “Perché non c’è tempo”, o  meglio perché non è una qualunque passeggiata fermarsi a riflettere sui propri pensieri, scendendo giù, nelle nostre falde acquifere. Mi torna in mente Antonio Tabucchi quando dice: “E ho pensato alla vita, che è surrettizia, e che raramente mostra in superficie le sue ragioni, e invece il suo vero pensiero avviene in profondità, come un fiume carsico”. Quel fiume sotterraneo in cui tanto di noi rimane nascosto. Sorprendendoci quando viene alla luce, perché alcune risposte erano solo nascoste. In attesa. Come in una stazione.

Nelle categorie le mie “conserve”, di libri, film, arte, musica, versi, luoghi, in cui affondo il “cucchiaio”, saziandomi di cose belle. Semplicemente. Condividere il gusto del cibo con altri rende la mia tavola più ricca. Sempre.

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