Da oggi “Torino Spiritualità”, con un’edizione intorno alla notte. Tempo privilegiato di silenzio e riflessione, ma anche di turbamento e mistero. E di luce per chi ama l’ombra. Come ci ricorda Erri De Luca:
“È bella di notte la città. C’è pericolo ma pure libertà. Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori, stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. Ci si saluta, ci si riconosce, tra quelli che campano di notte. Le persone si perdonano i vizi. La luce del giorno accusa, lo scuro della notte dà l’assoluzione. Escono i trasformati, uomini vestiti da donna, perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia. Nessuno chiede conto di notte. Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi, che di giorno vengono respinti. È una tasca rivoltata, la notte nella città. Escono pure i cani, quelli senza casa. Aspettano la notte per cercare gli avanzi, quanti cani riescono a campare senza nessuno. Di notte la città è un paese civile.”
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“Siamo gli innumerevoli”
Posted in Verso, tagged Canzoniere Grecanico Salentino, Erri De Luca, Europa, Mediterraneo, migranti, naufragio Libia, Siamo gli innumerevoli, solo andata on 25 Maggio 2016| 2 Comments »
“Siamo gli innumerevoli
raddoppia ogni casella di scacchiera
lastrichiamo di corpi il vostro mare
per camminarci sopra
Non potete contarci:
se contati aumentiamo,
figli dell’orizzonte
che ci rovescia a sacco
Nessuna polizia può farci prepotenza
più di quanto già siamo stati offesi
faremo i servi, i figli che non fate
le nostre vite i vostri libri di avventura
Portiamo Omero e Dante,
il cieco e il pellegrino
l’odore che perdeste
l’uguaglianza che avete sottomesso
Da qualunque distanza
arriveremo a milioni di passi
noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso
spaliamo neve, pettiniamo prati
Battiamo tappeti
raccogliamo il pomodoro e l’insulto
noi siamo i piedi
e conosciamo il suolo passo a passo
Noi siamo il rosso e il nero della terra
un oltremare di sandali sfondati
il polline e la polvere
nel vento di stasera
Uno di noi, a nome di tutti,
ha detto “non vi sbarazzerete di me
va bene, muoio, ma in tre giorni
risuscito e ritorno”
In braccio al Mediterraneo
migratori di Africa e di oriente
affondano nel cavo delle onde.
il pacco dei semi portati da casa
si sparge tra le alghe e i capelli
La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.”
Erri De Luca, “Solo andata”
1° ottobre 2015: International Coffee Day
Posted in Attualità, tagged 1° ottobre 2015, caffé, Erri De Luca, Expo 2015, Giornata Internazionale del Caffè, International Coffee Day, Milano, tazzina on 1 ottobre 2015| 5 Comments »
Espresso, americano, lungo, ristretto, doppio, macchiato. Ad ognuno il suo caffè.
Ogni giorno se ne bevono ben due miliardi di tazzine. Forse oggi qualcuna in più.
L’Organizzazione internazionale del caffè ha infatti ufficializzato per il 1° ottobre 2015 la prima “Giornata Internazionale del Caffè”, promuovendo tale Coffee Day a Milano nell’ambito di Expo 2015.
Ah, l’aroma di caffè! Come dice lo scrittore Erri De Luca, “a riempire una stanza basta una caffettiera sul fuoco“.
Umana mossa di volo
Posted in Citazione, tagged alberi, ali, angeli, Erri De Luca, Montedidio, nuvole, preghiera, volo on 24 Maggio 2012| 4 Comments »
“Vanno bene per gli angeli le ali, a un uomo pesano. A un uomo per volare deve bastare la preghiera, quella sale sopra le nuvole e piogge, sopra soffitti e alberi. La nostra mossa di volo è la preghiera.”
Erri De Luca, da “Montedidio”.
Le parole di Erri De Luca e di Raffaele La Capria
Posted in Attualità, tagged De André, Erri De Luca, Fazio e Saviano, parole, ponte, Quello che (non) ho, Raffaele La Capria, simpatia on 16 Maggio 2012| 4 Comments »
Ho sentito le loro predilette parole, ponte e simpatia, raccontate con quella chiarezza espositiva che ti fa nuotare sotto vedendo alquanto.
Il loro dire si è dipanato all’interno di quel televisivo esperimento (nel senso che dura tre serate consecutive, sovvertendo il consueto/desueto palinsesto) di La7, “Quello che (non) ho“, dal titolo di una canzone di De André, con Fazio e Saviano a guidare gli interventi filologico-sentimentali.
De Luca e La Capria hanno in comune tra loro il ventre che li ha partoriti. Geograficamente Napoli, artisticamente la langue. O meglio, la “parola” è il loro fuoco sacro, amore incondizionato, passione consapevole, matrice prima.
Erri ha dato nuovo fiato alla parola ponte, l’unica opera di muratura, ha ricordato, che non divide ma unisce. Peccato che alcuni uomini distruggano ponti, come quello di Mostar di cui De Luca ha visto tristemente la fine, un ponte che ha sentito su di sé passeggiare secoli di storia e ha visto generazioni di tuffatori librarsi in volo. Ricostruirlo non ci ha ridato quel tempo di cui era testimone l’originale.
Raffaele ha reso giustizia laica e morale alla parola simpatia che è antecedente alla cristiana compassione, e che ti fa sentire il dolore dell’altro che, in questo, è del tutto uguale a ciascuno di noi. La Capria, per spiegarci più forte questo comune sentire, ha fatto sue le parole di Shakespeare nel “Mercante di Venezia”, quando Shylock quasi urla quella completa identificazione di un uomo con un altro, indipendentemente dalla religione. E in fondo, da tutto.
Così, col ponte di Erri e la simpatia di Raffaele, il mio interno vocabolario, sempre in continuo movimento, ieri sera prima di addormentarsi ha sorriso, quasi appagato. Perché ha inscritto in sé nuove sfumature a due parole conosciute.
Ecco perché amo tanto l’essenza delle parole.
Il naufragio dei migranti di Brindisi: “solo andata”
Posted in Verso, tagged Brindisi, Erri De Luca, mare, naufragio, solo andata on 28 novembre 2011| 5 Comments »
“Non fu il mare a raccoglierci
Noi raccogliemmo il mare a braccia aperte.
Calati da altopiani incendiati da guerre e non dal sole,
traversammo i deserti del Tropico del Cancro.
Quando fu in vista il mare da un’altura
Era linea d’arrivo, abbraccio di onde ai piedi.”
Erri De Luca, da “Sei voci“, in “Solo andata, righe che vanno troppo spesso a capo“.
Naufragi
Posted in Verso, tagged annegare, Erri De Luca, italia, Naufragi, terraferma on 5 aprile 2011| 3 Comments »
“La terraferma Italia è terrachiusa.
Li lasciamo annegare per negare.”
Erri De Luca, da “Naufragi” (in “Opera sull’acqua e altre poesie”).