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Posts Tagged ‘eleganza’

Charmant, l’aggettivo che la descrive meglio. Perché Catherine Spaak era elegante, ironica, raffinata, mai sopra le righe e discreta. Nella voce, nei gesti, nei fatti.

Anche quando, icona adolescenziale in tutina marinara, nel film “Il sorpasso” non era sempre rispettata dagli uomini del set, per il suo essere timida e ingenua, col “Me too” di là da venire.

Anche quando le fu sottratta la primogenita avuta con Capucci, perché il mestiere d’attrice, in sede giudiziale d’affidamento, fu considerato di dubbia moralità.

Anche quando finiva un amore, più o meno famoso, con tutti gli strascichi, ritorsivi e nostalgici che esso può sempre comportare.

Anche quando, d’improvviso, le fu chiuso quel programma, cult e di successo, che era “Harem”, in cui lei magistralmente sapeva far salire in superficie i pensieri più nascosti e inaspettati delle ospiti di turno.

Perché era proprio charmant Catherine Spaak, di quello charme che non fa mai alzare i toni. Eppure la stanza in cui entrava si riempiva ogni volta della sua presenza.

Adieu Catherine, e bon voyage

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È semplice e bella la castagna.

Inaspettato e casto il suo vestito,                                                    di tersa e raffinata eleganza.

Anticipo di dorato stupore. 

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“Il colore del Sud a Navhn-Copenaghen” – Photo by Ester Maero

A volte stare da una parte o dall’altra, fa la differenza. Sia essa una barricata o una sponda.

A Copenaghen, per esempio, nel quartiere Navhn, tanto è colorato e affollato il lato sud, tanto é tranquillo ed elegante quello nord.

Eppure solo una lingua d’acqua salsa divide le due rive. Comunque “rivali”.

“L’eleganza del Nord a Navhn-Copenaghen” – Photo by Ester Maero

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ELLE

21 novembre 1945: nasce “ELLE”, rivista francese di moda e bellezza. Presto diventa internazionale con 42 edizioni in 60 Paesi.

Eleganza, glamour, stile, tendenze. Tutto in un magazine.

Settant’anni di charme. Tanto di chapeau.

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Con quella bocca può dire ciò che vuole” recitava il tormentone di una pubblicità di dentifricio che le diede popolarità a inizio carriera.

Poi vennero i grandi registi, da Lattuada a Comencini, da Risi a Monicelli. A cui seguirono il successo e i premi. Persino Hollywood la corteggiò, eppure lei era capace, con quella bocca appunto, a dire anche di no.

Ma Virna Lisi la si ricorderà, al di là della sua bellezza senza tempo e della indiscussa bravura d’attrice, per l’eleganza e la riservatezza.

Da autentica Lady. A cui persino il Tempo si era inchinato.

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Giorgio Armani  by the bontonist

Il suo stile è inconfondibile, il suo design rivoluzionario.

Dai tagli nitidi e puliti per le giacche destrutturate alle innovative tonalità sui colori freddi. Sono diventati unici il suo il greige, tra il grigio e il sabbia terroso, e il blu-Armani, un’icona internazionale. Eleganza allo stato puro. Che forse nasce proprio dalla sottrazione, fino ad essere minimal. In onore al “less is more“.

Ottanta auguri!

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wilson-aimee-glamour

Il glamour è così.

Incantevole nella sua semplicità.

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” Madame Michel ha l’eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti. 

Muriel Barbery, da “L’eleganza del riccio”.

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E’ successo 15 anni fa. Il 31 agosto 1997 in un incidente d’auto nel tunnel del Pont de l’Alma a Parigi moriva Lady Diana Spencer, Principessa del Galles, già ribattezzata “Regina di cuori”.

Chissà quanto è rimasto, a quindici anni di distanza, di quel Fattore D che riusciva, nel bene e nel male, a tenere l’attenzione su di sé.

Difficile a dirsi, soprattutto nell’anno del Giubileo della Regina Elisabetta, con la popolarità della stessa all’apogeo. Ma è ancora Lady D la più amata dagli inglesi. E non solo.

Resta comunque un’icona del XX secolo. Per l’eleganza, il fascino, la bellezza, il glamour, l’impegno sociale, ma anche per i colpi di testa, la fragilità, l’ingenuità, l’infelicità.

Una favola triste, un mito che non tramonta.

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