“Elì, Elì, lamà sabactàni?” – “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” (Matteo 27,46)
Posts Tagged ‘Dio’
Il grido di dolore dell’Uomo
Posted in Riflessione, tagged Crocifissione, Dio, dolore, La Passione di Cristo, Matteo, Renato Guttuso, uomo, Venerdì Santo on 14 aprile 2017| 1 Comment »
Quel crocefisso spezzato
Posted in Riflessione, tagged Amatrice, crocefisso, Dio, dolore, ricostruzione, speranza, terra, terremoto on 29 agosto 2016| 1 Comment »
“L’impasto umano”
Posted in Attualità, tagged Dio, donna, Enzo Bianchi, Impasto umano, stelle, terra, Torino Spiritualità, uomo on 27 settembre 2015| 1 Comment »
Mi è piaciuto alquanto il titolo scelto quest’anno per “Torino Spiritualità”: “L’impasto umano – Fatti di terra guardiamo le stelle”. L’Adam, l’uomo, il terrestre è tratto appunto dalla terra ma plasmato a somiglianza di Dio.
Ben ha colto e sciolto ciò Enzo Bianchi, Priore della Comunità di Bose, commentando il salmo 8: “Eppure l’hai fatto poco meno di un Dio“, in cui il salmista rivolgendosi a Dio si riferisce sì all’uomo nato dall’adama, la terra limosa del Medio Oriente, ma considerato da Dio suo luogotenente nella creazione.
Bianchi stimola la riflessione su tre cardini: la Terra quale matrice e madre dell’uomo, per cui lo stesso deve esserne responsabile; la donna creata dopo l’uomo quale “aiuto contro di lui“, da cui il patimento della ferita della differenza ma anche il suo arricchimento; lo sguardo da rivolgere all’altro da sé, facendo a lui posto.
E il pensiero corre subito alle violenze perpetrate nei confronti dell’ambiente, della donna e dello straniero.
Con la necessità di ricordarsi e farsi “responsabili“.
I Comandamenti “di” Roberto Benigni
Posted in Parola, tagged Bibbia, Dieci Comandamenti, Dio, libertà, Pakistan, Parola, poesia, Roberto Benigni, silenzio on 16 dicembre 2014| 3 Comments »
La protagonista è stata la Poesia.
Roberto Benigni ne è stato l’interprete. Incantato e incantatore. Nel trasmetterci la passione per la Parola di tanto Autore.
Tra i diversi vocaboli sottolineati nel racconto i miei preferiti sono stati “libertà” e “silenzio”. Autentici archetipi di “umanità”.
Forse perché intimamente intrecciati col “cammino” e la “riflessione”.
Ma la Poesia nasce così. …”e tu puoi contribuire con un tuo verso” (Walt Whitman).
Ps: nel frattempo, mentre ripassavamo le Tavole della Legge, in una scuola pakistana un manipolo di talebani ignobilmente le violava.
La lezione “solida” di Zygmunt Bauman
Posted in Attualità, tagged cuore intelligente, dialogo, diaspora, Dio, futuro, modernità liquida, Torino Spiritualità, Zygmunt Bauman on 27 settembre 2014| 1 Comment »
Al di là del concetto di “liquidità” per cui il sociologo polacco Zygmunt Bauman è diventato famoso, la riflessione che ha regalato al pubblico di “Torino Spiritualità” è stata “solida”. Nonché lucida nella visione prospettica del futuro come solo una mente illuminata può: “Non si può tornare all’isolamento, la diasporizzazione è il futuro, è un processo irreversibile.” Segno di pericolosa cecità non rendersi conto che ormai intere popolazioni migrano dalle loro terre natali, in quella “liquidità” che proprio Bauman ci ha insegnato a considerare.
Eppure è stato il suo “cuore intelligente”, tema peraltro di questa edizione del festival, a pulsare le parole a cui affidarci nel tempo prossimo: “Non si può che aprirsi al dialogo, perché il Dio dell’Altro non è al confine. Accettiamo che in terra le verità sono tante e sono solo il punto di inizio.” Ascoltare l’Altro come possibilità per ciascuno di noi, per uscire infine da quella che il filosofo chiama l’ ecostanza, la stanza di echi in cui l’uomo del nostro tempo si chiude, sentendo solo l’eco di se stesso. Destinato, in tal modo, a scomparire.
Si è spento il Cardinal Martini
Posted in Attualità, tagged "Cattedra dei non credenti", Cardinale Carlo Maria Martini, Dio, fede, Gerusalemme, Mistero, Terrasanta, vescovo di Milano on 31 agosto 2012| 6 Comments »
Mi rammarico, molto, per la “partenza” di questo uomo di Dio, uomo del dialogo, a cui alla fine la parola è venuta a mancare.
Carlo Maria Martini, biblista di fama mondiale, ha indagato a lungo il Mistero, intorno a cui le esistenze di tutti noi in qualche modo si interrogano. Tanto da essere restìo alla nomina a vescovo di Milano, rendendo poi il suo servizio in senso pieno, dal colloquio coi giovani alla presenza nelle periferie, fino a ricevere le armi delle Brigate Rosse in arcivescovado per tentare una mediazione negli anni della lotta armata.
Forse l’esperimento più di “confine” fu la “Cattedra dei non credenti”, una serie di incontri a tema ai quali il cardinale invitò esponenti sia credenti che non credenti, per dare voce, su varie tematiche, ad entrambe le posizioni. “Un grande guardiano di confine“, come ebbe a definirlo Paolo Mieli.
Il suo desiderio era però vivere in Terrasanta, in quella Gerusalemme culla di dialoghi possibili, oltre che di scontri quotidiani. E in parte ci riuscì, negli anni del ritiro e della meditazione, fino a quando la malattia lo costrinse al ritorno.
Nel suo ultimo libro, “Sto alla porta”, ha indagato il rapporto tra noi e il tempo: “La parola “Non ho tempo” la diciamo e l’ascoltiamo così spesso che ci pare come un condensato dell’esperienza comune. Noi abbiamo un’acuta percezione della sproposizione tra il tempo che abbiamo e le sempre più numerose opportunità a nostra disposizione, e insieme le molteplici scadenze, urgenze, attese che ci incalzano. Ma se potessimo dilatare a dismisura il nostro tempo, se potessimo avere, come talora ci capita di desiderare, una giornata di quarantotto ore invece di ventiquattro, la nostra inquietudine si placherebbe? Certo, riusciremo a fare molte più cose (almeno lo pensiamo). È però questo ciò di cui abbiamo bisogno? Non credo. L’ansia che ci prende al pensiero dello scorrere del tempo non dipende dal numero delle ore che abbiamo a disposizione.“
Questo il valore che ci lascia, l’apertura all’ascolto. Dell’altro. E dell’Altro.
Il segno dei tempi
Posted in Citazione, tagged agnostici, Dio, fede, fedeli, Papa Benedetto XV on 28 settembre 2011| 2 Comments »
“Gli agnostici, che a motivo della questione su Dio non trovano pace e le persone che – colpite come vittime o semplicemente scandalizzate da casi come quello della pedofilia – soffrono a causa dei peccati commessi da uomini di Chiesa e hanno desiderio di un cuore puro, sono piu’ vicini al Regno di Dio di quanto lo siano i fedeli ‘di routine’, che nella Chiesa vedono ormai soltanto l’apparato, senza che il loro cuore sia toccato dalla fede“.
Papa Benedetto XVI nell’omelia del 25 settembre 2011 a Friburgo, davanti a 100 mila fedeli.
In un mondo in cui la “facciata” è stata eretta a sistema, sembra una picconata alla facciata stessa. Inaspettata, e spiazzante. Quindi potente.