Ultimo giorno per la mostra, allestita alle Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino, “Fare gli italiani. 150 anni di Storia Nazionale”.
Proprio dalla frase di Massimo D’azeglio, “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani“, nasce l’idea di “portare in scena” gli elementi che hanno creato un’identità nazionale.
All’ingresso una moltitudine di busti dei protagonisti dell’Italia preunitaria, da Garibaldi a Cavour. Si continua poi tra macchine agricole d’epoca e macchinari di fabbrica, a raccontare una realtà contadina che si trasforma con il boom industriale del secondo dopoguerra. E il “romanzo” italiano si snoda quindi attraverso i numerosi simboli che ancora oggi raccontano l’italianità nel mondo, dalla Vespa alla Lavazza, dalla Fiat alla Olivetti.
Viene da riflettere, soprattutto di questi tempi, su quel verbo, “fare gli italiani“, usato da D’Azeglio. Allora si sentiva la necessità di costruire, preparare gli italiani. Ora forse dobbiamo semplicemente tornare ad “essere” italiani. Forse seguendo proprio le indicazioni dello scrittore: “Gli italiani pensano a riformare l’Italia, e nessuno s’accorge che per riuscirci bisogna, prima, che si riformino loro.“
Corsi e ricorsi storici.