
Il nome di David Sassoli quale prossimo Presidente della Repubblica Italiana girava da tempo, seppur sottotraccia, negli ambienti politici. Poi un destino crudele ha preso il sopravvento sul prosieguo di un cammino istituzionale già alto e specchiato.
Si è detto comunque che di tale levatura, come il compianto David Sassoli o l’ottimo Sergio Mattarella, debba essere chi incarna il ruolo del Presidente: senso e rispetto delle istituzioni, integrità morale, etica comportamentale, onestà intellettuale, rigore nelle scelte, difesa della Costituzione, apertura alle diverse posizioni politiche, attenzione agli svantaggiati. E un percorso di vita che racconti tutto ciò. Questa la figura, alias caratura, che ci si aspetta da un Presidente della Repubblica.
Quindi la possibilità di ascesa di Silvio Berlusconi a tale ruolo sembrava nulla più che una boutade. Solo pensarlo prossimo capo del Csm sembra una distopia, dato il suo cursus honorum. Eppure…
Eppure lui ci crede, il centrodestra compatto (o supino?) lo candida, l’operazione “scoiattolo” per acquisire voti a suo favore, già partita da tempo, continua imperterrita. E la possibilità di vederlo assurgere al Colle si fa, incredibilmente, più concreta.
Col rischio che la “figura” del prossimo Presidente della Repubblica assuma, tristemente, un altro significato. Anche perché scorrendo l’elenco delle caratteristiche richieste a tale ruolo si fatica a trovarne piena corrispondenza. Eppure…
Eppure che anche solo la possibilità sia “in campo” racconta di un tempo davvero strano, distopico e poco luminoso.
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