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Posts Tagged ‘Commedia dell’arte’

ARLECCHINO: dal tedesco Hölle König, “re dell’inferno”, traslato in Helleking, poi divenuto Harlequin. La derivazione infernale del nome rimanda alla ritualità agricola, visto che Arlecchino è anche il nome di un demone sotterraneo, quello spirito della natura mascherato che, ereditato nel Cinquecento dalla Commedia dell’arte italiana, ne conserverà solo il travestimento.

Maschera bergamasca, Arlecchino è diretto discendente dello “Zanni” (Gianni) veneto-lombardo, uno tra i personaggi più antichi della Commedia dell’arte, rappresentante il servo astuto ma anche pasticcione di derivazione plautina. La sua natura di servitore e confidente infido e maldestro viene raccontata al meglio nella commedia di Goldoni “Il servitore di due padroni”, in cui non perde occasione di costruire raggiri che vengono inevitabilmente scoperti e puniti, suscitando l’ilarità generale. Del resto Arlecchino è quello che, di fronte alla possibilità di lavorare per due padroni, dice: “Oh bella! Ghe n’è tanti che cerca un padron, e mi ghe n’ho trovà do. Come diavol oia da far? Tutti do no li posso servir. No? E perché no?“.

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