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Posts Tagged ‘campagna elettorale’

Tempo di cabine… Già, ma quali?

Data la bollente stagione estiva non c’è dubbio si pensi a quelle balneari. In cui cambiarsi d’abito, mettendosi a nudo per tuffarsi in mare…

Ma data la strana stagione politica il pensiero va a quelle elettorali. In cui chiudersi a meditare, per poi agire senza farsi male…

Ps: e dire che ci sono anche le cabine armadio, telefoniche, elettriche…

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Ci siamo.

Dopo mesi di campagna elettorale, tra schermaglie, promesse, rivalità, probabilmente tutte finte, è l’ora del voto. Questo vero. Ed europeo. Anche se.

Anche se “parole, opere, omissioni” del tempo elettorale sono apparse più nazionali che continentali. Con la parola “italiani” talmente ripetuta in ogni dove da diventare, purtroppo, vuota e ricordandoci, purtroppo, tempi che pensavamo archiviati e che scopriamo invece poco metabolizzati.

E con figurine minime a muoversi nell’agone politico. Tutte indaffarate a non perdere il proprio posto al sole. Soap opera italica con ruoli fissi. Seppur intercambiabili.

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Qualsiasi sia l’esito di questa campagna elettorale, quasi certamente incerto, l’uso linguistico è invece, questo certamente, scadente e aggressivo.

La parola più usata è “attacco”, come se l’esercizio democratico del voto fosse, di default, comprensivo di battaglie e scontri.

Tizio attacca Caio, Caio attacca Sempronio, Sempronio attacca Tizio in una premeditata giostra degli scambi in cui il ruotare della stessa è talmente vorticoso da confondere, fino a tramortire, lo sbigottito spettatore/elettore.

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snupi

Forse da oggi cambia il significato dell’espressione “servizi sociali”.

Già, perché con la probabile assunzione agli stessi dell’ex Cavaliere più famoso d’Italia, qualcosa muta.

Intanto nell’immaginario collettivo. Fratturando ancora di più chi sta con “lui” e chi con “lui” nulla sente di spartire.

Così avremo una parte di opinione pubblica che vedrà i “servizi sociali” come possibilità per assurgere alla beatificazione in terra, e l’altra parte che li vedrà come l’anticamera di un’eterna punizione infernale.

Ed entrambe le posizioni cadranno nell’errore. Essendo sbagliato l’assunto di base. Ovvero che quell’ex Cavaliere non possa e debba essere considerato infine come un cittadino. Uguale a tutti noi nel rispetto delle regole e nell’espiazione delle colpe.

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