Paolo Portoghesi amava Roma, il Barocco, Borromini, l’Oriente, la composizione, la natura. E la bellezza tout court.
È sufficiente ricordare una sua opera, “Casa Papanice” nella Capitale, a cui lavorò con l’ingegnere Vittorio Gigliotti, oggi sede dell’Ambasciata della Giordania, ma già dimora cinematografica per “Dramma della gelosia” e altri film. Una costruzione su tre livelli basata sull’uso della linea curva, a testimonianza del suo amore per il Barocco romano.
La sua più alta lezione è stata quella di “Abitare poeticamente la terra”, come recita il titolo di uno dei suoi ultimi libri.