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Posts Tagged ‘Banksy’

Banksy, “Walled off Hotel” – Betlemme, 2017

Betlemme. Un laboratorio di ceramica che diventa hotel. Un hotel vista muro, quello che dal 2002 divide Israele dai territori palestinesi.

Una provocazione, l’ultima, di Banksy. Che interviene sui muri delle stanze. In modo immaginifico.

Così un soldato israeliano e un manifestante palestinese lottano sì, ma con i cuscini. E solo le piume cascano a terra.

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Dipinto di Banksy realizzato sulla Israeli West Bank barrier, 2005

Dipinto di Banksy realizzato sulla Israeli West Bank barrier, 2005

Un mio studente, non modello ma originale, non applicativo ma sensitivo, non eccellente nella ricerca di risultati, ma metodico cercatore di segni, mi ha regalato, per interposta persona, una risposta sorprendente. E i giorni di tali risposte, da chiunque esse giungano e in qualsivoglia forma, sono autentiche “epifanie”.

Alla domanda “cosa vorresti fare da grande” postagli da una collega, lui, quindici anni di occhi sgranati sul mondo e corpo dinoccolato per camminarlo, risponde: “Tre cose, il tatuatore, il prof di italiano, il ferroviere graffitaro“.

Va detto che il primo e il terzo “mestiere” da lui citati rientrano nel suo modus operandi, amando lui “segnare” il mondo che sperimenta. Ma la sorpresa sta nel “ritrovarmi” nel mezzo, quasi al calduccio, di tanta apparente rudezza.

Perché in quella posizione mediana “il prof di italiano” sembra quasi protetto da/tra due mestieri “forti”, parentesi estreme a difesa della delicata poesia di cui “il prof” si fa paladino.

E se apparentemente il mestiere “prof di italiano” sembra lontano anni luce dal mondo tattoos e Banksy, in realtà chi meglio di colui che “in-segna” prova a scalfire con “segni” chi incontra?

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Opera di Banksy

Opera di Banksy

E così anche un artista di strada, seppur quotatissimo come Banksy, può essere messo sotto vetro.

Come la misteriosa Gioconda e la più prosaica conserva.

I suoi stencils sono diventati talmente di culto da essere rubati insieme al relativo pezzo di muro.

Così molte delle sue opere sono ora preservate da un vetro.

Facendo della street art un pesce nell’acquario.

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