So che tra una manciata di lustri si leggerà sui libri di storia dei primi decenni del Duemila come di quelli del terrore. E degli spostamenti umani di mezzo mondo.
Così, vedendo tanto insulso e folle sfregio della vita umana, provo rabbia e ripenso a certe affermazioni forti, anche molto discusse, di Oriana Fallaci. Purtroppo drammaticamente attuali: “Gli Osama Bin Laden sono decine di migliaia, ormai, non stanno soltanto in Afghanistan o negli altri paesi arabi. Stanno dappertutto e i più agguerriti stanno proprio in Occidente. Nelle nostre città, nelle nostre strade, nelle nostre università, nei gangli della tecnologia. Trattare con loro è impossibile. Ragionarci impensabile. Trattarli con indulgenza o tolleranza o speranza, un suicidio. E chi crede il contrario è un illuso.”
Come la Fallaci, “sono molto molto, molto arrabbiata. Arrabbiata di una rabbia fredda, lucida, razionale. Una rabbia che elimina ogni distacco, ogni indulgenza.“