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Posts Tagged ‘11 dicembre’

Setaccio la luce per non fare rumore“, scrivevo una manciata di lune fa. Ricordi?

Continuo a setacciare luce. Per afferrare brandelli di tempo. Senza smarrirmi troppo.

In assenza di mappe. In assenza. Evanescente presenza.

A mamma Marisa

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Ricordo, quindi sei.

Quando però il procedimento razionale incespica affaticato per il turbinio del tempo che ineluttabile scorre, allora abbandono del tutto gli ormeggi neuronali.

E ogni volta, in modo sorprendente e inaspettato, la navigazione riprende la rotta del cuore che sente.

Quindi ricordo, perché sei.

A mamma Marisa.

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Vent’anni fa vinceva il Premio Nobel per la letteratura la poetessa polacca Wislawa Szymborska, divenuta popolare per un suo verso: “Ascolta come mi batte forte il tuo cuore”.

Continuo a sentire forte il battito empatico di quel verso quando ritrovo schegge di me in quel tempo senzatempo in cui mia mamma, pur lasciandomi, mi lasciava il suo cuore.

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MYOSPA3

Non ti scordar di me, fiore minimo / screziato di un azzurro a me sconosciuto.

Continua ad essermi tralcio / per le malferme radici del cuore.

Myosotis palustris, prendimi ancora / per mano, per scherzo, per forza.

Faccio silenzio, e pregando il sole / che sei, ascolto sillabe terse.

Da “I colloqui dell’assenza nel giardino dei passi perduti” (di Ester Maero)

a mamma Marisa

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