– Cielo di nascita : All’ombra della Mole, sotto il cielo della Bilancia.
– Albero genealogico : Trisavolo Angelo Brofferio (l’avversario politico di Cavour), bisnonno Arturo Calleri (caricaturista politico di inizio ‘900).
– Diario di scuola : Laurea in Lettere moderne, tesi su “Eugenio Montale e la letteratura anglosassone” (Premio Internazionale Eugenio Montale – edizione 1989). Laurea in Psicologia (tesi su “Le fiabe e il modello relazionale di Mitchell”), esame di Stato e iscrizione in Albo Psicologi. Tra i lavori pubblicati, l’articolo “Color cane che fugge” nel libro “Adolescenti Ambiente e Sviluppo Umano”, https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwj0xbeZ3PPRAhVCMJoKHXZQCOUQFggaMAA&url=http%3A%2F%2Fwww.elledici.org%2Fecom%2Fauthor%2F*C60&usg=AFQjCNHmn9dTn1gVuT0FwyhLG4YquDysgQ&sig2=8nzkgM51Bv916n_QFpQ2wQ
– Lavori in corso : Docente di letteratura italiana e latina al Liceo Statale Segré di Torino (“insegnare è tra le attività che più mi sottraggono energia, ma tra le dieci che mi rendono felice”), giornalista pubblicista (“scrivere è un’altra di quelle attività”). Tra le ultime interviste quella al regista Pupi Avati (disponibile QUI)
– Segni di scrittura : “I colloqui dell’assenza nel giardino dei passi perduti”(2006–EdizioniGenesi) http://www.genesi.org/autore-ester-maero-6212.html, prima raccolta poetica edita (Premio Pannunzio – edizione 2009). Tentativo di elaborazione del lutto dei due amati genitori, persi entrambi nel 2004 (“uno tsunami, che mi ha fatto perdere in un solo colpo assi cartesiani e sistema”). Il titolo? “Continua la mia corrispondenza con loro, e avviene in un luogo ideale in cui solo i passi umani sono perduti. Tutto il resto è stabile e affettuoso”.
– Momenti del cuore : “Le colazioni, a vent’anni, con mia mamma e mia sorella. Parlavamo di tutto, ma era la letteratura il “dolce di giornata”. E dopo aver condiviso la “Luna” di Leopardi con il cappuccino e l’Ulisse di Dante con la marmellata, affrontavamo più “leggere” il mondo. Ecco, tra le altre cose, mia mamma Marisa mi ha insegnato il valore della “leggerezza”, quella di Calvino, quella che assomiglia molto al quadro di Chagall “La passeggiata”, in cui la moglie Bella si alza sulla città, come un palloncino, trattenuta solo a stento dalla mano del pittore che, ancora a terra, sembra seguirla di lì a poco in volo. E’ il senso dell’uovo montato a neve: l’uovo non sparisce, è sempre quello (quello che sodo è addirittura indigesto), ma l’aria, la leggerezza, lo ha di “neve” vestito.”
– Fumetti, ma non solo : “Tex Willer da piccola, per mano di mio papà Sergio (insieme alle fiabe, che raccontava senza mai stancarsi), perché mi diceva che in Tex c’è tutto, l’amicizia, la lotta in quanto si crede, il rispetto dell’avversario, il senso della vita in un piatto di patatine con una bistecca alta tre dita, gustato davanti al focolare con chi condivide i nostri valori. Corto Maltese, da adulta, per la sua pacificata solitudine fatta di sguardi lunghi sul mondo, dopo averlo con calma e passione gustato. E quando penso a Corto lo vedo di spalle, quelle spalle coperte dalla sua inconfondibile giacca-divisa, a guardare l’orizzonte spostandone continuamente l’interna geografia. Dalla tolda di una nave, o dalle “zattere” della sua Venezia. Terra mai ferma anch’essa.”
– Stagioni, con piacere : “In primavera amo osservare i ciliegi in fiore, per quell’idea di effimero che esprimono, una passeggera nuvola rosa. In estate una delle esperienze più rigeneranti, il primo bagno in mare, scendendo sotto sotto (“dove il mare è mare”), e risalendo poi alla luce, all’aria, al “ricomincio”. Lì mi tolgo il “cappotto invernale”. In autunno adoro sentire i passi sulle foglie in un parco immerso nel silenzio o in un bosco al profumo di fungo e muschio. In inverno mi piace la neve per il silenzio ovattato, espanso, gonfio in cui ci fa sprofondare, vestendoci.”
– Oggetti feticcio : “Un libro per pensare, una vigna per seminare, un treno per viaggiare, un telo mare per riposare. Tutti oggetti che mi permettono di chiudere gli occhi e sognare.”
Un commento per ora davvero breve ma che dice tutto : altissime abilità scrittorie e altissima sensibilità romantica e ….passi da gigante ! Voto :110 e lode! S.
ciao
leggendo i “momenti del cuore” mi hai emozionato quasi quanto una partita di volley….
complimenti
Immaginando il significato emozionale di una partita per chi a quella dedica buona parte della vita, sono davvero contenta di aver segnato un punto! Grazie, e a presto sul mio “treno”. Es.
è una bella conoscenza, mi fido e salgo 🙂
willy
Benvenuto! E buon viaggio… A presto, Es.
“un libro per pensare”…
Ecco: quello che ho letto mi ha fatto pensare. A cose stupide magari, come “devo rivedere il mio profilo sul mio blog, in modo che sia ispirato come questo” oppure, come quando si va a funghi “mi devo ricordare questo posto, per tornarci”.
Il “treno” permette proprio di tornare in alcuni luoghi, anche solo guardandoli dal finestrino. E, a differenza di altri mezzi di trasporto, si può cambiare in corsa la propria destinazione… anche solo per cercare funghi… A presto, Es.
Leggo che condividiamo molte sensazioni profonde. Mi colpiscono quei passi in un parco tranquillo (silenzioso non lo è mai perchè è pregno di vita), il bosco dove si sente odore di muschio e di funghi. In un profilo di vecchio blog ho descritto le stesse percezioni
credo mi piacerà seguirti 🙂
La Mole, il treno, i libri, abbiamo in comune parecchie cose, piacere di averti conosciuta sul Blog.
Curiosa coincidenza che qualcuno che per lavoro viaggia sui treni giunga sul “mio”! A te che piace il silenzio, un pensiero del cantautore Gianmaria Testa che diversi punti di contatto ha con te, a partire dai treni… : “Vi prego, non urlate… Non riesco a suonare così.” Buon viaggio, Raffaele. Alla prossima stazione, Es.
Grazie del pensiero, conosco Gianmaria da quasi 30 anni, ho ascoltato le sue prime canzoni ed i suoi primi concerti ante-celebrità. Non lo vedo pero’ da quasi 1 anno ora che non fa più parte della famiglia FS.
Buon viaggio anche a te, ciao
Ciao Ester, sei sicuramente una persona che verrebbe voglia di conoscere meglio, di fronte alla quale, però, mi sento anche un pochino intimidito.
Però sei autentica e questo è un pregio non comune, quando si combina ad uno spessore culturale acclarato, come quello che dimostri di avere tu.
E’ stato per me un onore averti come visitatrice del mio blog!
Grazie per il posto che mi hai subito offerto sul tuo convoglio!
Caro Sergio, è tenera la timidezza… Da sentire per un momento nelle proprie tasche, ricacciandola poi via altrimenti fa incespicare il nostro naturale passo… Gli incroci del cammino sono una continua linfa vitale, ecco perché la metafora del viaggio in treno mi ha affascinato fin da bambina. Quindi bando alle timidezze, goditi il viaggio e le condivisioni. Presto ci sarà anche il “vagone-ristorante”, al fine di un vero convivio!
A presto, Ester.
D’accordo, Ester. Ho deciso di punteggiare di finto cinismo il tuo biolirismo.
Così. Per muovere. Indizio. Forse da un certo mar ligure… si può solo risorgere.
Più che ricominciare. Del resto, quei luoghi li amo così. Con quelle donne olivastre al sole, che discettano dell’improprietà degli scarichi in prossimità dei bagni. E va beh, ma col nome non vale..
Ciao Es
Bello questo Blog!Adoro Montale una tesi su di di lui niente di più appassionante!Anch’io mi sono laureata in lettere moderne ma faccio tutt’altro!Insegnare? L’ho fatto per un pò …appassionante ma difficile,un lavoro che nonè lavoro ma di +.
dopo tanti anni non sei cambiata (x fortuna) un abbraccio
Grazie. Un abbraccio a te.
Ester.
Qualche volta….sono salita nel primo treno in partenza e…mi sono lasciata portare per tutto il giorno. Era come…..fare silenzio e ascoltare…
Nives
solo per dirti che sono passata fra queste pagine
risuona nella mente “i treni a vapore” cantata da fiorella mannoia
rivedo negli occhi la splendida foto di elliot erwitt, un’auto e un treno che corrono affiancati, oggi esposta a palazzo madama
risento a pelle la sensazione di te al nostro primo incontro, una donna forte e impetuosa, proprio come un treno
sono contenta d averti incontrata, di persona e qui
un abbraccio
sara
Grazie, Sara! Mi piacciono i tuoi riferimenti, da Mannoia ad Erwitt. Pensa che in questi giorni mi arrivano da più parti le sensazioni di “fortezza” che suscito, e forse, per me che credo nei segni presenti sul nostro cammino, questo è un potente richiamo a ricordarmene in un momento di vele spiegazzate…
Continua a mantenere, Sara, il tuo sguardo incantato sul mondo, sguardo che porta con sé le antenne fanciulle che captano i segnali reconditi…
Un abbraccio, Es.
Ti faccio gli auguri x il compleanno. Un bacio, Nuccio.
@ nuccio
Dai prova di ottima memoria… Grazie, Es.
@ marisamoles
Grazie! Sai il significato che per me porta riceverli da Marisa…
Un abbraccio, Es.
@ Monique
Merci, Monique. A presto, Es.
@ sonia
Mi cullo nell’illusione di poter condividere con Calvino parte della sua leggerezza…
Un abbraccio, Es.
@ Diemme
Grazie Diemme! A presto, Es.
@ Greta
Grazie cara Greta! Mi manca il gruppo delle ragazze con cui facevamo le discussioni intorno ai libri… Ma l’altro giorno con Silvia e Alessandra abbiamo ricominciato… Aspetto anche te! A prestissimo! Un abbraccio, Es.
@ Raffaele
Grazie, caro Raf. A presto, Es.
Salve professoressa, sono Francesco Contaretti, un suo ex alunno. Mi scusi se le scrivo qui, ma non sapevo come contattarla: mi farebbe molto piacere poter far due chiacchiere con lei perché mi ha insegnato molto e avrei bisogno di consigli. Come potremmo fare? Se vuole le do la mia email.
Francesco
Bello ritrovarti… Immagino che la tua mail sia quella che mi risulta dal tuo commento. Provo ad usarla.
A presto, Es.
Come ogni tanto mi capita, passeggio tra queste righe e mi sento più sollevato e felice, ricordando con vero piacere quello che hai saputo insegnarmi, e che ogni giorno uso nel mio percorso. Una citazione da me molto apprezzata recita: “realizziamo gli altri per realizzare noi stessi”. Grazie, quindi, per ogni tuo insegnamento, che fosse voluto o inconsciamente donato.
A.
Alcuni incontri sono previsti, alcuni insegnamenti sono imprevedibili. Soprattutto quelli tra allievo e maestro. Così è stato il tuo, caro Andrea…
Un abbraccio, Es.
Cara Ester, ti aspetto sul mio blog. A presto.
operaincasa.com
Caro Renato, ti aspetto ancora sul mio “treno”!
A presto, Es.
Ciao Ester!
Sono venuto davvero a curiosare tra le carrozze del tuo treno. Un viaggio molto bello ed interessante!
Mi piacerebbe scambiare qualche idea che mi aiuti per il mio progetto attingendo dalla tua esperienza e sensibilità. Come posso contattarti? Mail, social…
A presto, G.
Caro Giuseppe, welcome on my train!
Proprio in viaggio lo scambio di idee è spesso foriero di nuovi orizzonti. Quindi a presto, Es.
Ps: ti troverò io… (come si sente dire nei film cult).
Good Easter al “mondo moribondo… che possa essere veramente una “Resurrezione”?
Primo