Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for 22 ottobre 2022

La vertigine è la sensazione che alcuni di noi stanno provando di fronte all’insediarsi del governo Meloni, dopo aver già provato un leggero sbandamento di fronte alla nomina dei Presidenti di Senato e Camera.

Il centenario dalla “Marcia su Roma” rende poi surreale quanto sta avvenendo. Ma procediamo con “ordine”, come piace al nuovo corso.

Intanto chapeau a Giorgia Meloni per essere riuscita a sfondare il tetto di cristallo, diventando la prima donna premier in Italia. Peccato che le donne ministro del suo governo siano davvero poche, seppur con nomi di peso. O meglio sono i nomi dei ministeri a rievocarci pagine già scritte di Storia.

Si va da quello della “Famiglia e Natalità e Pari Opportunità”, che nella “natalità” sembra richiamare inviti novecenteschi a procreare, a quello di “Istruzione e Merito”, in cui il “Merito” profuma appena un po’ di “Ventennio”. Che pensare poi di “Sport e Giovani” e “Imprese e Made in Italy”? Benvenuti in populismo e autarchia.

Sorvoliamo sul ministero della “sovranità alimentare”, insieme all’Agricoltura, prendendo per buono l’esempio francese. Con la speranza che il richiamo a Trump sia solo un pensiero malizioso di noi nostalgici delle frontiere aperte e delle libertà condivise.

Ci sono poi i ricorsi storici più recenti con il leitmotiv “conflitto di interessi” in gran ripresa, grazie alle spiagge di Santanchè (al Turismo) e all’industria bellica di Crosetto (alla Difesa). Ma sono dettagli. Allo stesso modo di quelle lievi tracce di nepotismo sparse qua e là, tanto quanto basta come il sale in cucina.

Sulla Costituzione Italiana, saldo baluardo alla salvaguardia dei diritti di tutti, i neo ministri hanno comunque giurato. L’augurio è che l’esecutivo tutto se ne ricordi quando porrà mano ai propri atti di governo.

Pubblicità

Read Full Post »