Il “frastornare” è “un deviare avvitato”. E “frastornati”, cioè “deviati in avvitamento” dal percorso logico e consueto, ci sentiamo a leggere gli ultimi e dolorosi fatti di cronaca di questi disgraziati tempi.
Madre che lascia la figlia, venti mesi, da sola a casa per andarsi a divertire (“volgersi altrove”, la “deviazione” appunto) col fidanzato. E intorno l’ “avvitamento”: nessuno che si ponesse domande sulla non presenza nel mondo di questa bambina, Diana, vera figlia della Luna.
Ragazzo che si schianta con l’auto ai 300 all’ora mentre un amico (?) lo filma (la “deviazione”) per un video sui social. Quasi un videogioco. E poi lo scarto ulteriore, l’ “avvitamento”: ai funerali festa con champagne e fuochi d’artificio, con lo sgommare di auto potenti quale ultimo omaggio sacrale.
Uomo che uccide, in pieno giorno e in pieno centro, un mendicante in preda ad una immotivata furia omicida. La “deviazione”. E intorno tutti filmano l’accadere, come in preda ad un “furor filmandi”, nuovi “Serafino Gubbio operatore” di pirandelliana memoria. L’ “avvitamento”.
Sorelle adolescenti che uscendo dalla discoteca all’alba, con i riflessi ovviamente stanchi, “deviano” per la stazione, luogo in cui l’attenzione è un sottotitolo non detto. E l’ “avvitamento” sta in quel trascinarsi stanco verso i binari con un treno pronto a travolgerle nella sua corsa, senza che chi le aveva notate le fermasse per una salvifica sosta.
Cosa manca? Difficile a dirsi. Forse la cura di chi è sulla “soglia” dell’evento. Forse la lentezza degli eventi stessi. Perché “frastorna” la velocità con cui tutto accade e precipita. Senza la possibilità di un ripensamento, di una riflessione. Facendo, purtroppo, tabula rasa. Di tutto, dell’uomo e della sua innata fragilità.
Cara Es,
sensazione di disfacimento è quella che mi accompagna..
La tua riflessione sulle recenti vicende di cronaca, fatta con un’analisi etimologica che spiega da sola quello che oggi succede intorno a noi e ci ” avvita”, in una girandola impazzita senza più direzione,conferma il terrore che ho provato soprattutto nell’apprendere della sorte della piccolina abbandonata in casa a venti mesi!
Non so più che cosa pensare, sembra che il Covid e tutti i connessi abbiano resettato la nostra razionalità, il rispetto per gli altri e l’umanità.
Ormai viviamo in una foresta di belve feroci spinte solo da istinti ferini.
Siamo completamente allo sbando.
I giovani con i.loro comportamenti incoscienti e irrazionali lo confermano.
Bisogna ripartire da zero.
Soprattutto la politica deve ripartire da zero.
Grazie per la tua bellissima riflessione che dovrebbero leggere tutti!
Grazie a te.
A presto, Es.
Che tristezza!
Già…
A presto, Es.