A tre giorni di distanza uno dall’altro si sono spenti due grandi dell’informazione italiana, Eugenio Scalfari ed Angelo Guglielmi. Per età, ma soprattutto per idee e metodi, due padri del racconto del reale nel nostro Paese.
Pionieri geniali entrambi. Scalfari con un approccio manageriale e filosofico, Guglielmi col piglio coraggioso dello sperimentatore. Hanno svecchiato carta stampata e televisione come chi ha una visione chiara della realtà e dei suoi possibili sviluppi.
Chissà come avrebbero commentato l’incartamento della politica in questa surreale crisi di governo. Ci mancheranno tanto le loro intuitive indicazioni di rotta.
Cara Es,
altre due grandi mancanze.
Scalfari chissà, forse sull’attuale ennesima crisi di governo avrebbe detto che la politica non è più tale, secondo il significato letterale del vocabolo, bensì esercizio di potere nell’esclusivo interesse privato.
Non oso immaginare lo scenario futuro..
Cara Es,
tutto inquietante .
E diventa ancora più inquietante se si legge l’ultimo libro di Saviano, Solo è il coraggio.
Un testo crudo ma rivelatore delle trame occulte che hanno visto la commistione tra politica e mafia.
E intanto andremo alle urne, nuovamente….