Ora risulta ferita la Marmolada. Anzi, mutilata. Senza una sua parte, di ghiaccio e roccia. Che, svalangando a valle, ha travolto vite umane. Quasi un tributo per il suo malessere. Ormai tragicamente evidente.
Ma la Natura è tale che troverà i suoi aggiustamenti. Come è sempre accaduto.
Diverso sarà per “quei ‘cosi con due gambe’ che fanno tanta pena”, come poetava Gozzano, con malinconica lungimiranza.
Eppure è proprio dell’umano vedersi invincibile. È la hybris greca, l’orgogliosa tracotanza che ci fa agire pensandoci i migliori nella scala dei viventi. Quasi onnipotenti.
Ormai ho capito, cara Es,
che l’uomo con la sua “hubrys” ha perso di vista l’umanità, di cui non importa più niente a nessuno.
E con l’umanità trascura la sua Casa, il suo bel pianeta terra, che lascia cadere in stato di rovina.
Mi domando che cosa sarà del futuro dei neonati…..
Buon w.e, nonostante le amare riflessioni…..
E chi si scorda quella notte di
mezza estate così emozionante?
Di recente le emozioni sono generate ds ben altre situazioni, ahimè!