Un Festival di Cannes, edizione 75, che si apre al mondo con la sua locandina, una scena del film capolavoro The Truman Show di Peter Weir con Jim Carrey nel ruolo di protagonista.
Una locandina bellissima, soprattutto di questi tempi. Scuri e ripiegati su se stessi. “Passi che portano alla rivelazione. Una celebrazione poetica della libertà. Un’ascensione verso la promessa di un rinnovamento”, si legge nel tweet in cui ne si spiega la scelta. “Il Festival di Cannes prende atto della fine di un mondo per coglierne uno nuovo, – continua la nota – e come nel 1939 e poi nel 1946 Cannes ribadisce la sua convinzione che l’arte e il cinema siano luoghi di riflessione e contribuiscano alla reinvenzione del mondo”.
Lo speriamo con la testa e il cuore. Proprio come Jim Carrey nel momento in cui, sconvolto, tocca il cielo di carta. Pirandellianamente. Scoprendo un mondo inatteso. E sentendo battere il cuore in modo diverso.
In fondo, il disvelamento che ci permette, da sempre, il cinema. Trovando nuove chiavi per aprire alla comprensione della umana complessità.