La musica di “Eurovision Song Contest 2022” risuona ovunque per le strade di Torino, la città italiana ospitante la manifestazione canora in questa settimana di metà maggio. Insieme ai messaggi di pace di cui si fanno portatori gli artisti. Con performance più o meno interessanti.
Dal toro-rodeo di Achille Lauro alle maschere gialle dei norvegesi Subwoofer, dal già tormentone romeno “Llàmame” dei Wrs al reiterato “In corpore sano” dei serbi Konstrakta, dall’enigma Australia (da quando è in Europa?) col virtuoso Sheldon Riley alla certezza ucraina della Kalush Orchestra sempre più favorita, ogni musicista sa che in quei tre minuti in scena i riflettori sono mondiali, e quindi virali.
A tal proposito Diodato, ospite dovuto dopo due anni dal suo Eurovision 2020 annullato per pandemia mondiale, è tornato a “far rumore”. Chiudendo finalmente un cerchio (speriamo per tutti, almeno in quel modo), riprendendosi il palco in modo magistrale, finalmente con l’abbraccio del pubblico. Le sue note struggenti, col loro “silenzio innaturale”, sono ormai parte dell’immaginario collettivo nazionale. Da “brividi”.
In attesa di quelli di Mahmood e Blanco…
Al di la’ dei messaggi universali (Torino citta’ dell'”amore fraterno”, altro che Philadelfia !) Il livello canoro, in generale, mi pare “agghiacciante” …
Ma il solo fatto che Tu “ami” Diodato fa “perdonare” tutto.
Un abbraccio.
Alcune sonorità e novità non così fredde…
Cara Es,
sai che ho proprio pensato a quanto sia significativo riascoltare il testo di Diodato in questi giorni, in cui il virus coronato ci sta permettendo di riprenderci la nostra sovranità di cittadini, liberi di circolare e di sentire nuovamente tanti rumori ma anche tante note armoniche?
Una Torino rinata grazie all’ Eurovision…
Una profezia a rovescio questo brano ascoltato nel 2020… oggi un’occasione per sentirci rinati …almeno nel song contest, perché l’altro contesto purtroppo continua a creare cacofonie infinite e allarmanti!!