Solo domande di fronte ad una guerra che continua, imperterrita e criminale.
Perché è iniziata? Perché continua? Fino a quando? Fino a quanto?
È il “come” che non necessita di punti interrogativi. È infatti sufficiente un atto di prepotenza, evitando parole, spiegazioni, trattative.
Così fece anche Caino con Abele.
Cara Es, sono senza parole, se non quelle di una poesia assegnata ad un classe delle elementari frequentata dalla figlia di una collega:
“Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra”. (G. Rodari)
Esempio di civiltà.
Illuminato Rodari… Grazie!
A presto, Es.