Una statua di Kiev, rappresentante l’amicizia tra un operaio russo e uno ucraino, violata. Definitivamente.
Con la testa del russo rotolata a terra, che scruta, quasi sorpreso, il mondo dal basso. Inaspettatamente.
Perché il monumento era nato affinché i due operai stessero sempre insieme. A sottolineare quanto i due popoli siano/fossero fratelli. Atavicamente.
Ma la guerra scava trincee. In terra. E in testa.