La guerra è sempre dolore inutile e con quella sua triste costante che ricordava Gino Strada, “il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile“.
Poi ci sono i crimini di guerra. Che sono sofferenza inflitta in modo spietato e gratuito, cioè tortura, ad una popolazione. Per eliminarla. Abbandonandone i corpi in strada o nascondendoli in fosse comuni. E negando che ciò sia avvenuto. Un massacro da denunciare, perseguire e punire.
Dire infine che tali crimini sono, come sostiene la Russia, “una produzione di Kiev per i media occidentali”, è follia non più umana, bensì un orrore elevato a sistema. Che fa mancare persino il fiato, non solo le parole.
Proprio così. Non c’è sdegno che tenge di fronte alle menzogne della classe dirigente russa. Un covo di criminali e codardi quasi senza paragone, che agivano indisturbati da anni.
Ma ci dovrebbe anche essere la consapevolezza del fatto che gli occidentali hanno chiuso gli occhi per tanto tempo di fronte a ciò che accadeva facendo prevalere il solito atteggiamento “bussiness as usual” (solo affari, come al solito).
Una vergogna
Vero, cara Sil. Purtroppo.
A presto, Es.
Condivido il vostro sdegno e riprovazione, elevandoli all’ennesima potenza!