L’anno comincia, a fronte di una seconda e pesante ondata pandemica, con la speranza di tutti nei vaccini.
Eppure il vaccino, la soluzione tanto agognata contro SarsCov2, in breve tempo diventa lo spartiacque tra la maggioranza che lo vede come difesa per sé e la comunità, e una minoranza che lo sente come sottrazione di libertà e sottomissione al potere. Senza pensare a quella parte, ancora estesa, di mondo che non può neppure scegliere se sottoporsi al vaccino.
Tra insicurezza, infodemia, precarietà, conosciamo poi nuove parole come green pass, divenuto l’oggetto (anch’esso amato-odiato) che precede i nostri passi. Passi che hanno inciampato in nuove varianti del virus, da Delta a Omicron, lettere greche portatrici di inediti scenari e ancora ansia, come ormai da due anni.
Nel frattempo il pianeta scopre la fragilità della democrazia con l’assalto al Congresso americano e il ritorno dei talebani a Kabul. E l’Italia ammutolisce di fronte alla tragedia della funivia del Mottarone, soprattutto per lo sprezzo inusitato delle regole.
Il nostro Dante ha però reso bella, ancora una volta, l’Italia nel mondo, in occasione del suo 700° anniversario. Insieme al premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, ai campioni olimpici di Tokyo, alla Nazionale di calcio, al gruppo musicale dei Maneskin. E tra le buone notizie la liberazione di Patrick Zaki.
Che fatica però lasciar andare chi ha reso bello il nostro tempo umano, da Franco Battiato a Raffaella Carrà, da Milva a Carla Fracci, da Jean Paul Belmondo a Lina Wertmüller. E anche chi ci ha mostrato la generosità di sé, come Gino Strada.
Anno complesso e complicato. Di luci e ombre. Alla ricerca di orizzonti.
Un anno davvero complesso e di perdite, e in cerca di risposte certe a questa pandemia funesta che non cede, prendendosi gioco di tutto, persino dei vaccini.
Ma,considerata la recrudescenza del virus diabolico e l’incubo di un’Italia nuovamente colorata con quelle tonalità normalmente solari e foriere di allegria, ma in stato emergenziale simbolo di privazioni di libertà, sarebbe bene che questo vaccino fosse reso davvero obbligatorio.
E lo dice una che ha fin’ora ha difeso a spada tratta la libertà personale di scelta.
Che dire?
A mali estremi estremi rimedi!
Comunque viviamo giorni difficili e anziché vedere nuovi orizzonti ci troviamo catapultati nel recente passato.
E questa volta speriamo veramente sia l’ultima ondata di un indomabile tsunami!
E comunque accogliamo con un sorriso il 2022 che sta per arrivare….
Che ne pensi dell’obbligo vaccinale?
La maggioranza della popolazione italiana si è vaccinata da tempo, senza se e senza ma, e continua a rispondere alla “chiamata alle armi”. Proprio come soldati siamo andati alla “guerra” indossando l’arma del vaccino per combattere il virus e proteggendo chi non poteva, per problemi medici, fare il vaccino. È ora che tutti si assumano le responsabilità, per evitare una sanità in sofferenza che non può curare le altre malattie per i casi Covid gravi dovuti, per la maggior parte, ai no vax.
A presto, Es.
Sono totalmente d’accordo con te. Grazie per la risposta, e a presto! 🙂
Grazie a te, e… Buon Anno!
A presto, Es.