Noi fanciulle ne abbiamo sentite (e ne sentiamo) proprie tante su di noi genere femminile, fin dalla notte dei tempi.
Ci mancava lo storico Alessandro Barbero, noto divulgatore, negli ultimi tempi di un po’ di tutto, a ricordarci cosa ci manca per non giungere quasi mai ai brillanti risultati dei maschietti nel mondo.
Dice il nostro (si fa per dire): “Rischio di dire una cosa impopolare, ma vale la pena di chiedersi se non ci siano differenze strutturali tra uomo e donna che rendono a quest’ultima più difficile avere successo in certi campi. È possibile che in media le donne manchino di quella aggressività, spavalderia, sicurezza di sé che aiutano ad affermarsi? Credo sia interessante rispondere a questa domanda. Non ci si deve scandalizzare per questa ipotesi.”
Che dire? Ben poco, se non che è davvero svilente e pure triste constatare che siano considerate caratteristiche positive l’aggressività e la spavalderia. Proprio quei tratti che hanno portato l’Uomo, in generale anche se in prevalenza maschio, a risolvere le posizioni divergenti con violenze e conflitti. Questo almeno ci racconta la Storia. Ma questa è materia del citato divulgatore.
Il Professore Universitario, “archetipo” a me ben noto, a volte dimentica che non sempre si parla ex cathedra …
E qui la lectio e’ tutt’altro che magistralis sed magis tristitia.
E con questo, caro Mario, hai detto tutto…
A presto, Es.
…come se non fossero stati gli ultimi 200 anni; come se le conquiste delle donne fossero avvenute per grazia ricevuta. Davvero non c’è che dire: il professore ci riporta all’alto medioevo, d’altra parte è la sua specialità.
Vero cara Maria, pieno medioevo! E ogni lume spento…
A presto, Es.
Davvero non me lo aspettavo da Barbero…
Condivido le vostre osservazioni, e aggiungo che la pandemia si è portata via molti anni di conquiste.
La pandemia si è portata via la Democrazia.
O forse la pandemia ha slatentizzato quanto già c’era. Rendendo più evidenti caratteristiche prima nascoste.
A presto, Es.