Alla luce di quanto avvenuto in questa tornata elettorale amministrative, con il dato significativo e purtroppo storico della scarsa affluenza, c’è da chiedersi perché le continue lamentazioni sulla mancanza di libertà non siano seguite da concrete azioni volte al cambiamento. E in democrazia l’espressione di ciò avviene col voto.
Torna così in mente il testo illuminato di Giorgio Gaber, “Libertà è partecipazione”:
Che si innalza con la propria intelligenza
E che sfida la natura
Con la forza incontrastata della scienza
Con addosso l’entusiasmo
Di spaziare senza limiti nel cosmo
E convinto che la forza del pensiero
Sia la sola libertà
Non è neanche un gesto o un’invenzione
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione“.
Condivido cara Ester,
soprattutto in questo frangente pandemico, non mi sarei mai aspettata un’affluenza così scarsa!
Più che mai è emersa l’esigenza di libertà:
quindi è molto contradditorio lamentarsi se poi non si usufruisce del voto!
Evidentemente una fetta consistente di Italiani non apprezza il grande valore della democrazia,contribuendo al rischio di perderla.