La pandemia di Covid19 finirà “entro la metà del prossimo anno”. Questa almeno la previsione di Stéphane Bancel, amministratore delegato di “Moderna”, la società di biotecnologie produttrice dell’omonimo vaccino anti Covid. Un anno dovrebbe essere il tempo utile per avere dosi sufficienti di vaccini in modo che l’intera popolazione mondiale possa essere immunizzata.
Nel frattempo ci si chiede cosa il devastante virus ci abbia insegnato. Innanzitutto che i piani previsionali pandemici sono necessari per evitare panico generalizzato e mancanza di attrezzature indispensabili. Poi che la sanità pubblica va salvaguardata nel suo capitale umano e incentivata in investimenti tecnico-farmacologici nonché nella ricerca, voce purtroppo quasi dimenticata nei bilanci nazionali. E infine la pandemia ci ha insegnato che il mondo è talmente interconnesso che un battito di ali di farfalla ad una latitudine provoca, se non un urugano, un sommovimento anche ad altri paralleli.
Ma noi umani cosa abbiamo realmente imparato? Difficile dirlo, visto che l’inquinamento è tornato ad essere quello dell’era pre-covid, il traffico appare più convulso che mai, la corsa contro il tempo è ricominciata con affanno e lo sguardo verso l’altro continua ad essere dettato da malcelato fastidio o palese indifferenza. Eppure si diceva saremmo stati migliori.
Triste constatare che, nonostante le onde rovinose dello tsunami pandemico, siamo sempre gli stessi. Se non peggiori. Come se fossimo del tutto impermeabili a qualsiasi lezione.
Proprio così come dici con grande realismo,cara Es.
Solo nel seguire la megamanifestazione di oggi sono ripiombata nell’atmosfera di ieri ! fatta di ritmi convulsi e irrazionali.
Quelli della scuola in primis!
Sembrerebbe proprio che due anni della nostra vita non ci abbiano insegnato nulla.
D’altronde qualcuno diceva “la Storia non è magistra di nulla che ci riguardi”.
Purtroppo è vero….(basta volgere lo sguardo verso i fratelli Afghani …)
Già… Perché “La storia
non si fa strada, si ostina,
detesta il poco a poco, non procede
né recede, si sposta di binario
e la sua direzione
non è nell’orario”…
A presto, Es.