Di solito si spiaggia, come una balena, arrivando dal mare. E per la creatura marina non è buona cosa, essendo l’onda che ha dietro sè il proprio elemento naturale.
C’è poi un altro spiaggiare. L’arrivo umano da terra verso l’ultima lingua di suolo antistante l’elemento acqueo salino. Lasciandosi alle proprie spalle, per una manciata di giorni, le onde quotidiane e straordinarie delle private e pubbliche tempeste di terra.
Si tratta del buon naufragio.
Cara Es,
davvero molto volentieri si lasciano alle spalle le tempeste quotidiane, sia quelle meteorologiche sia quelle umane.
Siamo circondati da entrambi i diluvi( quello meteo davvero inquietante)!!
Soluzione: fuggire felici da una confusione delirante e destabilizzante che porta solo squilibrio.
È bene staccare da tutto!
Ed è dolce naufragare in questo mare..