Come si usa dire, “non succede, ma se succede…”
Nel frattempo apprezziamo la meta raggiunta: finale tanto voluta degli Europei 2020 di calcio per l’Italia in quel di Wembley e finale davvero storica del torneo tennistico di Wimbledon con Matteo Berrettini.
Una Nazionale azzurra come l’orizzonte per cui giocano, e un giovane romano dalla battuta supersonica.
In entrambi i casi sembrano mancare, vivaddio e finalmente, atteggiamenti divistici e superomistici. Con l’obiettivo invece a fuoco, attraverso tenacia e costanza, non solo sul corpo volto al gesto sportivo, ma anche sull’atteggiamento e sulla mentalità da cui quel gesto viene partorito. Con umiltà e passione, ma anche determinazione e prestanza.
Sarà poi quel che sarà. Con l’intima speranza, però, di smontare l’antico adagio della “perfida Albione”.