E così riapre in presenza la scuola (superiore, l’altra lo è quasi sempre stata). Più per partito preso che per completa convinzione. Così almeno appare.
Riunioni infinite, convocazioni urgenti, decreti governativi e sentenze di Tar, ordini e contro ordini, forse sì forse no. E alla fine si va in scena. O meglio, dopo che gli impresari hanno deciso ora tocca ai teatranti: studenti, docenti, operatori scolastici. In nuova ondata pandemica con diverse varianti del virus ad allarmare. Chissà se anche in completa sicurezza.
Dipenderà da quanto succede nei trasporti e nelle attività extrascolastiche, dicono. Ma anche da quanto accade nelle scuole, all’interno delle aule, dico. Perché la maggior parte delle scuole vedrà sì nell’edificio il 50% delle classi, ma nelle singole aule il 100% degli studenti. Stanze per la maggior parte piccole e poco aerabili, anche per la stagione fredda.
A tal proposito, chiedendo ad una mia collega “cosa faremo con le finestre?”, le ho scritto “cosa faremo con le ginestre?”. Lapsus leopardiano, predittivo della mia/nostra voglia di natura versus chiusura.
Che poi proprio la ginestra, simbolo di resistenza, si sia affacciata al davanzale del mio inconscio, lo rende un lapsus al quadrato…
Giustissime considerazioni … la “resilienza” su tutto.
Grazie, Ester.
Grazie a te per frequentare il “treno” espress451 e i pensieri del suo “macchinista”…
A presto, Es.
Bella riflessione, Ester, e bel lapsus! Io ormai non ho più parole, dicono tutto e il contrario di tutto. Qui 12 genitori (su una popolazione scolastica di 50mila unità) hanno fatto ricorso al Tar, che ha dato loro ragione, contro l’ordinanza che prorogava la Dad fino alla fine di gennaio. In poche ore il Presidente di Regione ha pubblicato un’altra ordinanza per non rientrare.
Personalmente ho molta paura e già sono presente a scuola per i piccoli gruppi che hanno diritto alla presenza. La situazione non migliora e un altro picco potrebbe vanificare gli sforzi che si stanno facendo con la campagna vaccinale.
Mala tempora currunt sed peiora parantur. 😦
Un abbraccio.
Grazie Marisa…
Un abbraccio a te, Es.
Cara Es,
davvero inquietante la decisione politica sulla riapertura delle superiori, che ,ciecamente, non tiene conto della posizione del cts.
Rapporto allarmante quello che riguarda la terza ondata..
Eppure la scuola in Italia è un fanalino di coda, cui si riserva scarsa attenzione, non considerando che,come la sanità ,dovrebbe essere tra i primi problemi da affronare.
La scuola sforna intelletti e uomini del futuro.
Forse sarebbe il caso almeno di pensarci un po’…
Noi comunque resisteremo come la “odorata ginestra amante dei deserti”,sperando di non dover piegare il capo,al contrario del fiorellino leopardiano,sotto il potere del virus !!
Chi vivrà vedrà.
Sono molto timorosa….
Un gran bel lapsus il tuo..
Che bel lapsus!
L’inconscio reagisce spesso in modo saggio.