A vedere la cartina colorata dell’Italia in questi giorni sempre più strani, sembra di assistere ad un déjà vu di quelle campagne pubblicitarie Benetton anni ’90, in cui i colori si mescolavano provocatoriamente a situazioni sociali con esiti sfrontati e geniali.
Poi, abbandonati i ricordi, si ripiomba pesantemente nell’oggi. E quella gamma di colori caldi ed energici, giallo-arancione-rosso, diventano drammaticamente quelli che misurano la temperatura pandemica delle nostre città, delle nostre regioni, in fondo di ciascuno di noi.
E nonostante il quadro colorato male, ciascuno procede come se quelle tinte fossero poco più che un accidente poco incidente sulla propria routine, a meno di complete e tragiche chiusure. Come se ciascuno si ingegnasse, o illudesse, a rendere giallo pallido, quasi verde sogno, il proprio privatissimo orto, nonostante uno spazio esterno dai toni rosso carminio.
Ma la gamma Pantone, di questo passo, rischia di farsi seriamente esigua.
Ps: frattanto, a proposito di colori, restiamo in attesa di responsi intorno ai blu e ai rossi americani…