E così, anche se ridotta, mascherata e distanziata, nonostante tutto, è partita la Maturità 2020, quella dell’epoca Covid19.
Nessuno scritto, solo orale. Anzi maxi orale, visto che è strutturato in cinque parti in cui l’oralità vince sul segno grafico. La parola raccontata regna quindi sovrana su aule in cui i metri sono giustamente tutto, insieme a mascherine, gel disinfettante e autocertificazioni. A risuonare nelle scuole, come sempre, ansia, narrazione e orgoglio. Ma senza strette di mano, baci e abbracci. Solo il senso della fine in una tasca e il sentore di un nuovo inizio nell’altra.
Ps: Buona vita alle mie ragazze e ai miei ragazzi in uscita dalla loro classe.
Ho fatto molta didattica in questo periodo “sconnesso” … E’ meglio in presenza “mascherati di stoffa” o a distanza percependo, nondimeno, le emozioni del viso?
Solo ai posteri l’ardua sentenza…
A presto, Es.
mi mancherà prof…
lei e le nostre battutine all’intervallo
Mi mancherai anche tu, Tommaso… Ma tu ormai sai che quelli che si sono davvero trovati non si perdono più…
Un abbraccio affettuoso, Es.
Ormai rotto il ghiaccio con questo maxicolloquio che, in mezzo ad uno scenario senza precedenti, conferma la forza della cultura,dell’impegno di studenti e docenti nel tentativo di resistere alle burrasche storiche con gli “occhi di acciaio” della Clizia di montaliana memoria.
Buona maturità a tutti gli addetti ai lavori!