Un equilibrio instabile quello tra salute e lavoro, due beni primari. Trait d’union la sicurezza.
Rifletterci tutti, durante un Primo Maggio particolarissimo, sarebbe bene. Farlo magari Costituzione alla mano sarebbe ancora meglio.
Si eviterebbe così di invocare di continuo aperture lavorative differenziate per regione. Dimenticandoci dell’articolo 16 che nella sua prima parte recita: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.”
“In via generale” appunto, considerando l’interezza del territorio nazionale. Fatta salva l’istituzione di nuove zone rosse, che limiterebbe in tali aree l’avvio della cosiddetta Fase 2.
E nel frattempo la terra, che per ora continua a darci i suoi frutti, a chiedere di essere raccolta in tempo dalle mani d’uomo. Per buona parte straniero, sottopagato, per nulla in sicurezza. Anche su questo sarebbe bene riflettere in questo strano Primo Maggio.
Grazie cara Es,per le tue parole.
Non sarà festeggiato in piazza questo giorno così diverso, per cui possiamo riflettere molto su principi fondamentali:
Diritti. Uguaglianza. Civiltà. Responsabilità. Rispetto. Resistenza. Tutela. Senza non esiste lavoro. Senza, non esiste l’uomo. A chi lo difende, a chi lo sta cercando e soprattutto a chi lo ha perso, buona festa del lavoro 2020.