Una mattina mi son svegliata, purtroppo senza “Bella ciao”, e ho trovato l’invasor. Ovvero un incubo da sveglia.
La parte lucida e razionale di me diceva alla totalità di me, “questa situazione forse è per sempre”. Con attrezzi personali e di mestiere ho tentato di tenere a bada quella parte.
Per fortuna casuale o per ventura celeste ci vengono in soccorso i sogni. E quanto mi ha visitato qualche notte dopo quel pensiero distopico è stato una zattera nel mare senza riferimenti che siamo diventati.
Tutto era blu, il colore della calma, del mare, del cielo. Dei luoghi senza confini. Appunto.
È talmente palese l’autocura dell’inconscio, che ogni tentativo di spiegazione psicoanalitica è superfluo.
Quindi pastelli blu per tutti, a colorare di infinito quei passi che prima o poi riprenderemo a fare.
Grazie cara Es per questo messaggio positivo (non nel senso sanitario!)
tinto di quel colore che è poi ilcolore dell’anno e che inevitabil.ente deve dopingere diblu il nostro orizzonte.
L’anno era infatti iniziato con questo auspicio ,poi ci siamo trovati sulla zattera,in balia del vento….ma ritroveremo la rotta!!
Dobbiamo crederci!!