“Siamo tutti sulla stessa barca” ha detto ieri il Papa in una Piazza San Pietro dilavata, vuota e spettrale. Visitata solo dal suono drammaticamente intrecciato di sirene e campane.
E il Papa solo, nel mezzo di una piazza ancora più immensa, desolata, infinita. A raccontare l’incredulità e lo sconcerto dell’uomo. Anche di colui che è vicario di Cristo in terra.
Un “Urbi et Orbi”, con indulgenza plenaria, inedito e silenzioso. Pregno del dolore che l’umanità sta vivendo. Con la richiesta minima, quasi sussurrata, al Figlio di Dio di non lasciarci in balìa della tempesta. Antica supplica degli apostoli a Gesù, sulla barca in mezzo al fortunale.
Quella barca su cui oggi tutti noi ci troviamo. A remare, a domandare, a supplicare. Ancora una volta.
Parole commoventi quelle del Pontefice,che ,insieme a video e foto,passeranno alla Storia.
Scenario unico e speriamo irripetibile.
Mi auguro che la voce di Papa Francesco,unita a quella dei fedeli possa arrestare questa immane burrasca,per permettere alla barca di proseguire nella sua rotta e nella sua.pesca,che sarà difficoltosa.
Ma se saremo.vivi, si potrà tornare a dare un senso e un equilibrio a tutto!!
In 24 ore 900 decessi!
Ho il cuore spezzato.
Che Dio ci salvi!🙏