La Turchia di Erdogan, Paese Nato, ha sferrato il suo attacco ingiustificato contro i curdi. Mancanti di una propria terra, ma fieri e coraggiosi. Al punto da combattere l’Isis a mani nude. Per tutti noi. Che sembriamo già aver dimenticato.
E ancora una volta il popolo curdo è perseguitato.
Nella democratica Germania un neonazista uccide per odio razziale nell’intento di compiere una strage in sinagoga. Filmando in diretta il compiersi del suo orrore.
E ancora una volta il popolo ebreo è perseguitato.
Tutto ciò sta avvenendo all’ombra dell’Europa, il continente che si dice in pace dalla fine della seconda guerra mondiale.
Ma si può dire in pace chi vede il male e resta con le mani in tasca? E si può dire in pace chi nicchia di fronte all’escalation di azioni che proprio alla seconda guerra mondiale ci riportano?
È terribile riscontrare ancora certi crimini e, soprattutto, che individui come Erdogan possano “ricattare” un continente intero! Che cosa ci sta a fare la Corte Penale Internazionale? E la cosiddetta “culla del diritto” europea? Tace ignominiosamente!
Vero, caro Mario ,tante parole spese a scuola per ricordare la nascita della legalità, la tutela dei diritti umani,etc.etc.
Poi si stendono veli su crimini inammissibili.
Come dice Es, nessuno in tutto il mondo,può sentirsi in pace!
Siamo tutti responsabili.