Riders entrambi. Felice Gimondi e Peter Fonda.
E simboli entrambi di un’altra era. Che grondava fatica e anelava libertà. Coi sogni da incidere sulle strade.
Felice Gimondi è storia del ciclismo. In sfida continua con Eddy Merckx il Cannibale, vincitore di tutti e tre i grandi Giri, Giro d’Italia (per tre volte), Tour de France e Vuelta in Spagna, nonché campione del mondo nel 1973. Ma senza mai darsi arie, gentile, riservato e forse felice come il suo nome.
Peter Fonda è l’icona stessa di un film, “Easy rider”, simbolo di una generazione. Una pellicola manifesto della cultura hippie degli anni ’60 che ebbe il suo culmine con Woodstock, di cui ricorre in questi giorni il cinquantesimo. Quel 1969 reso mitico proprio con il “road movie” di Peter Fonda, un inno del protagonista “Capitan America” alla libertà.
Che le loro corse, vento nei capelli, possano continuare nelle Superiori Praterie.
Quella di Gimondi , cara Es,. è davvero una “grande partenza”,che avrà davanti ancora mola strada da percorrere.
Per quanto riguarda Peter Fonda ,faccio mio il concetto di fondo di “Easy rider”: parlare di libertà non.é come viverla.
Mi chiedo però : Non era Luglio il mese delle infinite partenze?