Sembrava provenire da un’antica bottega d’arte fiorentina, il Maestro Franco Zeffirelli. Ovviamente del tempo più votato alla bellezza, il Rinascimento.
Aveva il culto del bello ed è riuscito a trasmetterlo al mondo, regandoci opere eterne. Con allestimenti scenici sontuosi, regie filmiche magistrali, messinscene operistiche sublimi.
La perfezione del tutto passava attraverso la visione millimetrica del dettaglio. Così è riuscito, per esempio, a farci “credere” nel suo “Gesù di Nazareth”. Quello sguardo umano illuminato dal divino è storia del cinema, ma non solo. È anche storia dell’uomo toccato dal divino. Nella sua bellezza, nel suo mistero.
Grazie Maestro.
Un’opera d’arte totale, cara Es, la sua .
E l’arte ,la grande arte, sprigiona l’Assoluto.
Il suo Gesù è entrato nel profondo.
Ieri sera ho rivisto la sua Traviata, in cui ho colto quella “visione millimetrica del dettaglio, di cui ci hai detto.
Anche lui , come altri, lascia tracce immortali.
Grazie per il suggestivo post.