Appena sentivo la sua voce, roca e magnetica, diffondersi via etere, correvo nella stanza da cui proveniva. Perché il modo di raccontare di Vittorio Zucconi mi incantava. Insegnandomi l’arte di rendere visivi e degni di ascolto i propri pensieri.
Le sue corrispondenze da Washington mi portavano pezzi d’America, nutrendo il mio immaginario anche delle cose minime. Forse le più necessarie.
Poi c’erano i suoi articoli, certo. Cronache perfette della latitudine in cui si trovava, della pagina di storia che respirava, delle abitudini che amava. Come quella di andare a cercare con frenesia, nelle notti calde d’estate, “Il lato fresco del cuscino”, facendolo diventare la sua ultima testimonianza letteraria.
Un maestro di giornalismo e di scrittura. Arguto, ironico e suadente nella capacità di visionare e sbobinare gli eventi nel loro farsi. Anche ripescandoli nella memoria: “Era il gennaio del 1990. L’URSS di Michail Gorbačëv si stava sfarinando come una torta sbrisolona sotto le dita della storia e Cuba rischiava di franare con il disfacimento del socialismo reale. […] Era l’agonia di un popolo che da lontano, dai racconti, dalle immagini, mi era sempre apparso come un popolo bambino e ingenuo, sbruffone e tenero, oppresso e orgoglioso, sballottato da una storia troppo più grande, arcigna e feroce di lui. […] Per esorcizzare la paura, mi ero portato un talismano, un portafortuna pesante sette chili e due etti. Era il primo computer Macintosh Apple trasportabile, perché definirlo portatile sarebbe stata un’iperbole.”
Difficile fare a meno dei suoi racconti…
Difficile aggiungere qualcosa .. hai detto tutto con “ammirabile” equilibrio tra sintesi ed analisi. Grazie.
Grazie a te per essere un “viaggiatore” attento del mio “treno”, col naso sempre attaccato al finestrino…
A presto, Es.
Cara Es,
aggiungo che apprezzo molto nel day after il fatto di dedicare parole sentite ad un grande giornalista, cosí ricco di esperienze di viaggi che ci ha riportato con grande semplicità e originalità.
La risposta al contorno ?
Un sano otium.