Il 2 maggio 1519 si spegneva il Genio di Leonardo da Vinci.
Cinquecento anni. Eppure è con noi. Dalla “Gioconda” coi suoi misteri alla perfezione dell’uomo vitruviano, dalle molteplici e lungimiranti invenzioni alle incredibili intuizioni anzitempo.
Amava dire: “Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri.”
Grande lezione, sempre attuale. Di cui tennero conto anche Benigni e Troisi in “Non ci resta che piangere”. Le scene col grande Leonardo sono mitiche. Da cineteca poi quella in cui Trosi spiega, fino allo sfinimento seppur con scarso successo, le regole di un gioco di carte al Maestro, che resta incredulo. Ma ascolta e pensa e stima.
Con lo sguardo già Oltre. Come la sua Monna Lisa.
Molte le iniziative in questo anno del cinquecentenario della morte di Leonardo.Anche a Torino.
Ma il.luogo piú ricco di documenti che lo riguardano rimane sempre il Museo della Scienza di Milano,secondo me.