Per un effetto/affetto magico sono stata trasportata a rebours nel tempo.
Ritrovandomi al liceo. Tra compagni di classe sempre uguali a se stessi nella loro essenza. Comprendendo che la domanda intorno al quanto e al cosa cambi del nostro originario nucleo è priva di senso quando vedi qualcuno nel suo profondo. Con gli abbracci, potenti prove umane del bene, a raccontare in lunghissimi brevi secondi gli anni trascorsi lontani. E la leggerezza ancora compagna dei nostri banchi. A farci librare sereni, sentendoci protetti, per una manciata di ore.
A rebours. All’indietro, ma dentro, appagati del niente. Un’onda potente. Controcorrente.
Salmoni alla ricerca del mare. Ritrovando l’amato sale.
Parole vive, amica mia, compagna di ondate emotive e di crescita vertiginosa. Non potevi descrivere meglio.
Caro Daniele, per me sei sempre stato una “roccia”… Con la capacità, rara, di attrarre a sé gli altri. Senza effetti speciali. Semplicemente con l’esserci. Grazie.
Un abbraccio, Es.
Non posso esimermi dal commentare….
È un flusso di coscienza che ritorna alla superficie e siete tutte/i infinitamente migliori. Al tempo ritrovato alle mie “fanciulle in fiore” ed alla Nostra Combray.
Caro Mario,
anch’io oggi ho avuto quell’immagine: da un semplice origami rinasce tutto un mondo, luogo sempiterno del cuore… Grazie.
Un abbraccio, Es.
Cara Es,
non posso che provare vertigine nel percepire ,per un sorta di transfert, il potente impatto di un’esperienza di rincontro,capace di annullare le distanze temporali e di restituire momenti sereni ,quegli unici momenti ancora inconsapevoli della strada futura.
Grazie per la condivisione !
P s: il tocco poetico non manca mai nel tuo blog.
Dagli scritti che leggo colgo anime pure intorno a te..
Vero Sonia. Un regalo celeste, il colore dei poeti…
Un abbraccio, Es.