In questi giorni di Carnevale penso a Venezia e alla sua bellezza. Policroma, acquatica e bizantina.
Ma Venezia, seppur resiliente agli attacchi del tempo e dell’uomo, è sempre più liquida. E non per il mare che la invade con la sua acqua salsa, bensì per una rarefazione del suo tessuto interno.
Come se scivolasse inesorabilmente via dalle maglie, sempre più larghe, della rete che la componeva e la tratteneva. Creatura marina in fuga da sé stessa.
Cara Es,siamo in sintonia!
Sto trattando Goldoni e penso con nostalgia a Venezia ,pura Bellezza decadente , melanconica e struggente.
La penso sulle note dell’anonimo veneziano…..
Che tristezza questa dissolvenza….
Buon Carnevale,pausa molto desiderata…