Un’emozione al contempo plastica e mistica quella di ritrovare, e con maggiori luci, le geniali geometrie di Guarino Guarini nella Cupola barocca che custodiva la Sacra Sindone prima del terribile incendio scoppiato nella notte tra l’11 e il 12 aprile 1997.
Un plauso a tutti coloro che vi hanno lavorato con dedizione e professionalità, applicando avanzate soluzioni tecniche per riportare infine la Cupola torinese “a riveder le stelle”.
E si , Dante regna sovrano in questa dimensione celeste.
Entrare nella cappella ,lontani dal frastuono caotico della città , significa vivere un momento di rapimento, di allontanamento dal tempo veloce per entrare nell’eterno.