Come ha detto Ilaria Cucchi, un muro è crollato. Quello fatto di omertà, silenzi, bugie, depistaggi. E pestaggi. Ora non solo evidenti ma anche confessati.
Cosi la storia di Stefano Cucchi diventa paradigmatica di tante ingiustizie. Una storia italiana. In negativo.
Ma una storia italiana anche in positivo. Perchè ci ricorda con evidenza che ci sono persone che con determinata ostinazione lottano affinché la verità torni a galla dal fondo oscuro delle nefandezze.
In questa storia hanno il nome di Ilaria Cucchi e della sua famiglia che, insistendo nella ricerca dei colpevoli, ci fanno ancora credere nell’idea che la giustizia umana sia infine possibile.
La speranza è che si giunga a vedere chiaro anche per chi continua ad aspettare intorno ad altri nomi, protagonisti, loro malgrado, di vicende ancora oscure. Giulio Regeni e Ilaria Alpi sono due dei tanti nomi che ancora attendono verità.
Quella di Cucchi è una storia triste e tipicamente italiana, che mi fa vergognare del mio paese e delle persone che lo abitano…., ma non è la sola cosa triste dell’Italia in questo periodo..- speriamo in bene per tutti noi! Di solito non spero nella Divina Provvidenza, ma da un po’ di tempo sembra che non resti altro… un suo intervento servirebbe.
Però hai ragione anche tu quando dici che serve essere testardi ed andare fino in fondo. Un caro saluto
Un caro saluto anche a te!
A presto, Es.