Strana storia quella di “Stoner”, il protagonista dell’omonimo romanzo di John Williams.
Storia semplice ma densa e magnetica. Non succede quasi nulla eppure ti senti da subito necessitato alla sua lettura, trattenuto da un fluire abilissimo di parole.
Un esempio? “A quarantatré anni compiuti, William Stoner apprese ciò che altri, ben più giovani di lui, avevano imparato prima: che la persona che amiamo da subito non è quella che amiamo per davvero e che l’amore non è una fine ma un processo attraverso il quale una persona tenta di conoscerne un’altra.”
E pensare che, pubblicato per la prima volta nel 1965, il romanzo non ebbe riscontro di pubblico. Forse perché troppo avanti. Ristampato nel 2003 si rivela infatti un fenomeno mondiale.
Come ha dichiarato lo scrittore inglese Ian McEwan, la storia di Stoner “è una vita minima da cui John Williams ha tratto un romanzo davvero molto bello. Ed è la più straordinaria scoperta per noi fortunati lettori.”
Grazie, cara Es , per i continui interessanti spunti .